Ci riferiamo agli articoli apparsi in data 2/07 e 9/07, entrambi con titolo riferito ad un Gattile e al ruolo che nella vicenda avrebbe l’Associazione Dingo.
Desideriamo mettere al corrente i lettori che, come si evince dalla lettura di entrambi gli articoli, non si tratta di un Gattile, bensì della colonia di gatti randagi che vivono nell’area di Forte Marghera.
Qui, in un’ ampia oasi verde, numerosi gatti hanno sempre vissuto liberamente, tutelati nel loro habitat da numerosi volontari animalisti che, dal1993, si sono succeduti per curarne il benessere.
All’Associazione Dingo, e successivamente anche all’Associazione Enpa, molti volontari si sono rivolti per avere assistenza nel contenimento delle nascite, attraverso campagne di sterilizzazione, molte delle quali la Dingo ha pagato privatamente data l’insufficiente attività del Settore Veterinario ULSS 12 che, per la legge Regionale 60/’93 e la Legge Nazionale 281/’91, dovrebbe operare nel controllo del randagismo felino.
L’aiuto per l’alimentazione è sempre stato subordinato ad iniziative locali dei volontari che con bancarelle e mercatini hanno costituito una piccola cassa periferica, sempre rendicontata con fatture e scontrini degli acquisti. Il materiale di propaganda, i volantini e i calendari di supporto nelle diffusioni sono sempre stati forniti a cura e a spese dell’Associazione Dingo.
L’Associazione Dingo nel frattempo ha promosso vari censimenti delle colonie feline presenti sul territorio: il primo nel 1995, poi nel 2001 e nel 2013. I dati sono stati consegnati al Comune di Venezia e alla Direzione Veterinaria di ULSS12, con impegno ad aggiornarlo. Ciò per sensibilizzare le Istituzioni sul grave e diffuso problema del randagismo felino e la necessità di non lasciare alle sole forze di volontari e di Associazioni protezionistiche il ruolo di tutela e controllo.
I volontari Dingo hanno sempre collaborato con l’organo dirigente dell’Associazione per pianificare gli interventi e per relazionare sulle necessità in base alle risorse umane ed economiche a disposizione.
Dal 2013 un gruppo di volontari ha gestito la colonia in modo autonomo e difforme alle richieste di relazione , con comunicazioni sporadiche con il Direttivo Dingo, allontanando molti volontari Dingo già presenti e facendo dell’edificio, che serviva da magazzino o stallo temporaneo per i gatti in attesa di visita veterinaria, un presidio utilizzato senza alcun controllo se non quello di un medico veterinario pagato dall’Associazione per una visita settimanale. Ciò in quanto alle nostre ripetute richieste di avere relazioni e comunicazioni attraverso coordinatori e responsabili delegati, non è mai stata data risposta. Così pure delle spese autonomamente effettuate senza la richiesta se esistesse una copertura economica da parte dell’Associazione che riceve contributi unicamente dai soci e dagli sponsor privati.
Il 27/06/2014 l’associazione Dingo ha ricevuto una mail dell’avv. Bellato che anticipava una raccomandata in cui si chiedeva il tesseramento dei volontari recenti e la revoca del provvedimento di detesseramento di alcuni di loro, pena la richiesta delle spese sostenute dai volontari autonomi recentemente insediatisi nell’area.
Ci siamo visti costretti pertanto ad andare all’incontro del 30/06/2014 con la presenza di un avvocato che tutelasse anche le nostre ragioni.
Al parere del dr. Bettin riportato nell’articolo del 9 u.s., rispondiamo di averlo incontrato in molte occasioni, fin dai tempi del suo impegno come Prosindaco per Mestre, poi con i suoi predecessori come Assessori: P.Cacciari, Belcaro, Rumiz, Filippini e da ultimo Maggioni, con precise richieste di attenzione e impegno per le colonie della Terraferma e, in particolare, per la colonia di Forte Marghera di cui chiedevamo l’impegno alla permanenza nell’area e alla sua tutela.
L’Associazione Dingo difende la sua attività, sul territorio comunale ,di tutela del randagismo felino, attraverso la quotidiana opera di tanti volontari impegnati su più settori, ricordando che, come tutte le Associazioni, risponde primariamente ai soci e a tutti i cittadini del suo operato in un’assemblea annuale pubblica con una relazione su tutte le attività e con un bilancio presentato, entrambi approvati dai soci presenti.
Il Consiglio Direttivo DINGO
Venezia, 14 luglio 2014