Allattamento di gattini orfani

Quando si trova un gattino appena nato le maggiori difficoltà si riscontrano al momento dell’allattamento:

scopri come comportarti durante questa fase così delicata!

Può capitare di incontrare, in città o in campagna, uno o più gattini così piccoli, macilenti e miagolanti da non riuscire ad avere il cuore di lasciarli dove sono. Molto probabilmente la loro mamma ha avuto un incidente o ha avuto così tanti piccoli che è stata costretta ad abbandonarne qualcuno oppure, molto più crudelmente, qualcuno ha abbandonato uno o più piccoli di una cucciolata.


Cosa fare? In primo luogo dovete attrezzarvi subito per nutrire il piccolo: un gattino appena nato pesa circa 100 grammi e necessita di mangiare:

– da 0 a 10 giorni di vita: ogni 2 ore di giorno / ogni 3 ore la notte

– da 10 a 15 giorni di vita: ogni 3 ore di giorno / ogni 4 ore la notte

– da 15 a 20 giorni di vita: ogni 4 ore di giorno / ogni 5 ore la notte

– da 20 a 30 giorni di vita: ogni 5 ore di giorno / ogni 6-7 ore la notte

– fino ai 30 giorni di vita: l’alimentazione del gattino deve essere esclusivamente a base di latte, poi si potrà iniziare, gradualmente, a svezzarlo


Evitate di somministrargli latte vaccino e, se potete utilizzate l’apposito latte in polvere per cuccioli (ne esistono di diverse marche nei negozi di articoli per animali) oppure, in alternativa, una miscela a base di latte di capra intero così formulata:

– 200 ml di latte di capra intero

– 1-2 cucchiaini di panna da cucina

– un tuorlo d’uovo (gettate l’albume e con una siringa bucate il tuorlo aspirandolo, facendo attenzione di non aspirare  la pellicina che lo racchiude: albume e pellicina provocano diarrea)

– 1 un cucchiaio di integratore di proteine e minerali (facoltativo)

Mescolate bene il tutto agitando la miscela in un biberon da bambini; questa miscela va conservata in frigo (dura 3/4 giorni) e dovete riscaldare solo la quantità necessaria alla poppata.


La temperatura del latte deve essere minima (mettete qualche goccia sull’interno del vostro polso: deve avere la temperatura del corpo). Per somministrarlo al gattino avete due opzioni:

– o inserirlo in un biberon con l’apposita tettarella per cuccioli

– oppure (se il gattino è troppo piccolo e non riesce a succhiare) aspirate la miscela in una siringa senza ago e, delicatamente, somministrategliela direttamente in bocca.

Il cucciolo deve essere appoggiato sulla pancia (non come fareste con un bambino: in questa posizione il latte potrebbe finirgli nei polmoni), con la testa eretta e il collo disteso. Come per i bambini, dopo ogni pasto il cucciolo deve emettere l’aria, quindi appoggiatevelo sulla spalla e date dei leggeri colpetti alla sua schiena par fargli fare il ruttino.

I gattini così piccoli non hanno una stimolo autonomo per defecare (infatti mamma-gatta lecca l’ano dei cuccioli dopo ogni poppata perché ciò avvenga): dopo ogni poppata dovete quindi stimolare con un leggero massaggio l’ano e l’orifizio urinario del cucciolo al fine di fargli fare i suoi bisogni.

Dovete inoltre far bollire biberon o siringa e tettarella perché i micetti che non hanno bevuto, subito dopo la nascita, il colostro (il primo latte) dalla mamma, sono più esposti alle infezioni.

Vi resta un’ultima cosa da fare: mettete il piccolo in una cesta, protetta da stracci caldi e morbidi e accarezzatelo frequentemente in modo da fargli sentire quel “calore” che mamma-gatta dà ai suoi piccoli.

In ogni caso è bene far visitare un “trovatello” da un veterinario appena ne avete la possibilità, per verificare il suo stato di salute e programmare con il medico le vaccinazioni necessarie.