Malattie dei gatti

FIV e FeLV sono due malattie che agiscono sul sistema immunitario del gatto, lo rendono più fragile e soggetto ad ammalarsi, ma non sono assolutamente trasmissibili all’uomo.

Portare a casa un gatto FIV+ o FeLV+ salvandolo magari da una vita di isolamento in un recinto di gattile, o accorgersi che il gatto che ci tiene compagnia ne è affetto, non deve spaventare e non deve far cambiare le proprie abitudini. Infatti la vita domestica, in una casa accogliente e sicura, a contatto con persone che lo amano, al riparo da agenti infettivi esterni, rendono il micio in grado di contrastare adeguatamente l’attacco di eventuali virus e gli danno la prospettiva di una vita duratura e serena.

Timori immotivati 

Come avviene per il virus dell’HIV nell’uomo, anche per i retrovirus felini (FIV e FeLV) esistono diffusi pregiudizi, spesso immotivati, che rendono molto difficile l’adozione, anche quando, sieropositività a parte, il gatto è in perfetta salute. Il timore è che abbia vita breve e che prendersene cura comporti spese veterinarie insostenibili.

In realtà, se in caso di FeLV conclamata l’aspettativa di vita è effettivamente di circa tre o quattro anni, un gatto infettato da FIV può vivere una  a lungo. Per quanto riguarda le cure veterinarie, è vero che queste infezioni aumentano la probabilità di ammalarsi, ma è anche vero che in appartamento, senza contatti con altri gatti, le probabilità di contrarre le malattie correlate sono esigue. È bene ricordare poi che la possibilità di contagio tra gatti FIV positivi e umani, o altri animali domestici, è assolutamente nulla.


FIV | Virus dell’immunodeficienza felina

(QUESTA MALATTIA NON CONTAGIA IN ALCUN MODO L’UOMO)

La FIV (Sindrome da Immunodeficienza acquisita del gatto) è una malattia infettiva causata da un retrovirus come quello che causa la leucemia felina (Felv) e l’Aids nell’uomo. E’ importante sapere, comunque, che questo virus non è in grado di infettare l’uomo e pertanto non è pericolosa per i proprietari di gatti positivi alla malattia.

Poiché si trova nella saliva, il virus della FIV viene inoculato attraverso le ferite da morso o sangue di soggetti infetti. Le gatte infette possono inoltre contaminare i loro cuccioli durante la fase dell’allattamento. L’infezione da contatto con ciotole, lettiere infette non è possibile poichè il virus non è resiste nell’ambiente.

L’immunodeficienza acquisita può provocare una serie di patologie secondarie che spaziano da una febbre o dimagrimento ad infezioni secondarie più gravi come rinite, anemia, turbe comportamentali e tumori.

Dopo un periodo di incubazione che varia dalle 4 alle 6 settimane, la Sindrome da Immunodeficienza si compone di quattro fasi:

  • Stadio I (2 mesi): prima infezione, febbre moderata con sindrome mononucleosica
  • Stadio II(5-10 mesi): sieropositività silente, senza sintomi
  • Stadio III(1 anno circa): linfadenopatia generalizzata persistente
  • Stadio IV: fase clinica simile all’HIV dell’uomo che porta ad altre infezioni come gengivite, congiuntivite, rinite, disfunzioni immunitarie, turbe nervose, tumori.

La malattia ha una maggiore incidenza nelle zone urbane e nei luoghi dove si ha un’alta concentrazione di gatti randagi. Anche i gatti di proprietà che vivono spesso all’aperto sono, putroppo, a rischio di infezione poichè hanno maggiori possibilità di venire a contatto con felini randagi infetti. Ad oggi non esiste una cura per la FIV, una volta che il gatto contrae il virus e viene accertata la sua sieropositività, è un portatore della malattia e può contagiare altri felini.

Controlli periodici dal veterinario ed il trattamento tempestivo di infezioni e malattie, una buona igiene e una nutrizione sana contribuiscono, comunque, a migliorare la qualità e la durata della vita di un gatto sieropositivo.

Un semplice test diagnostico come SNAP® Felino Combo Plus eseguito dal vostro veterinario sarà in grado di dirvi in una decina di minuti se il gatto sia stato contagiato o meno.

Causa

Malattia infettiva, contagiosa tra i gatti, causata da un retrovirus che viene trasmesso principalmente tramite saliva.

Segni clinici

Debolezza, diminuzione del peso corporeo, inappetenza, febbre e anemia.

Progressione della malattiase non trattata

Infezioni virali e batteriche secondarie causano: anemia, abbattimento del sistema immunitario, gengivite e altre patologie della bocca, congiuntivite, infiammazioni respiratorie, ascessi cutanei, otite, diarrea cronica, tumori.

Diagnosi

Test diagnostici come SNAP® Felino Combo Plus che determina con certezza e in 10 minuti il contagio da FIV e FeLV. Per ulteriori possibilità diagnostiche, chiedi al tuo veterinario.

Trattamento

Controlli periodici per evitare l’insorgere di patologie più gravi e terapie per la cura di eventuali virali e batteriche. Chiedi indicazioni al tuo veterinario

Prognosi

Non è possibile guarire un gatto affetto da FIV; attualmente non esiste in commercio una terapia valida. Un gatto sieropositivo è portatore di virus e potrà infettare i suoi simili.

Vaccinazione

Non disponibile


FeLV | Virus della leucemia felina

(QUESTA MALATTIA NON CONTAGIA IN ALCUN MODO L’UOMO) 

La leucemia felina (FeLV) è una malattia contagiosa che colpisce il sistema immunitario  provocando una forte riduzione dei globuli bianchi e l’insorgere di altre gravi patologie secondarie a carico di diversi apparati: infezioni croniche e progressive del cavo orale,  problemi cutanei, vomito e diarrea , infezioni croniche respiratorie, patologie a carico dell’occhio, otiti e forme tumorali come il linfoma.

Il virus della FeLV (retrovirus) si trasmette mediante saliva, secrezioni o sangue di soggetti infetti ma può avvenire anche con contatto indiretto perchè il virus può restare attivo nell’ambiente anche per 1 mese se protetto da materiale organico. Veicolo di contagio possono essere anche ciotole, cucce o altro materiale infetto. La malattia si manifesta generalmente con sintomi quali ingrossamento dei linfonodi, debolezza, diminuzione del peso, anemia.

La FeLV può manifestarsi con tre diversi livelli di gravità:

  • transitoria: infezione che dura circa due mesi, il gatto riesce a neutralizzare l’infezione e a guarire
  • latente: il virus rimane all’interno del midollo osseo e si può attivare in seguito a particolari circostanze (altre infezioni, reazioni a stimoli o cure mediche). In questi casi l’infezione regredisce nel giro di due-tre anni. Il gatto può rimanere portatore del virus per il resto della vita
  • persistente: livello più grave della malattia, il gatto manifesta sintomi acuti di malattie  secondarie alla FeLV e muore in un arco di tempo che varia dai tre ai cinque anni.

Sottoporre  il gatto a controlli e test specifici dal proprio veterinario di fiducia consente di intervenire tempestivamente e di evitare l’insorgere di malattie più gravi. Bisogna ricordare, infatti, che la FeLV colpisce soprattutto i gatti giovani (i soggetti più a rischio sono quelli randagi o che vivono all’aperto) ed è una delle principali cause di morte felina.

Attualmente non esiste una cura per la FeLV; una volta accertata la positività alla malattia, il gatto può infettare i suoi simili. Visite periodiche, cure mediche, trattamento tempestivo di infezioni virali e batteriche, un’alimentazione sana e controllata consentono all’animale di vivere meglio ed il più a lungo possibile.

Causa

La leucemia felina è una malattia infettiva causata da un virus della famiglia dei retrovirus che viene trasmesso principalmente tramite saliva, sangue e urina.

Segni clinici

Debolezza, diminuzione dell’appetito, dimagrimento, rigonfiamento dei linfonodi, febbre, problemi respiratori, anemia.

Progressione della malattiase non trattata

Il malfunzionamento del sistema immunitario rende il gatto maggiormente sensibile a infezioni virali e batteriche secondarie che possono causare : vomito e diarrea cronica, infezioni respiratorie, problemi cutanei, otiti, , disturbi respiratori, predisposizione a tumori.

Diagnosi

Esistono alcuni test diagnostici che permettono di intervenire tempestivamente: SNAP® Felino Combo Plus che determina con certezza e in 10 minuti il contagio da FIV e FeLV; SNAP® FeLV per stabilire il grado d’infezione della malattia. Per ulteriori possibilità diagnostiche, chiedi al tuo veterinario.

Trattamento

Controlli periodici per evitare l’insorgere di patologie più gravi e terapie per la cura di eventuali virali e batteriche. Chiedi indicazioni al tuo veterinario

Prognosi

Un gatto infetto dal virus della Felv può vivere da molte settimane a 3-4 anni, ciò dipende dallo stato di salute del soggetto, dallo stadio della malattia al momento della diagnosi e dalle terapie

Vaccinazione

Disponibile


FIP

(QUESTA MALATTIA NON CONTAGIA IN ALCUN MODO L’UOMO) 

La peritonite infettiva felina è una malattia contagiosa causata da un coronavirus che provoca un tasso alto di mortalità nei gatti (molto vicino al 100% dei casi). La malattia si trasmette attraverso le urine e le feci dei soggetti contaminati che entrano in contatto con dei soggetti sani.

La FIP non è contagiosa per l’uomo e infetta soprattutto i gatti giovani (dai 3 mesi ai 3 anni) che abitano in colonie o vivono all’aria aperta e hanno quindi la possibilità di venire contagiati da gatti randagi malati.

La FIP è una malattia soggetta a continui studi poiché ad oggi non esistono vaccini validi ed è molto difficile eseguire sia una corretta diagnosi che una profilassi adeguata. I segni clinici della peritonite infettiva felina riguardano forme di anemia, debolezza, stati febbrili e deperimento, sintomi che possono essere all’origine anche di altre malattie  come la FIV e la FeLV.

La patologia può manifestarsi in due forme:

  • Forme secche:presenza di granulomi a livello dei vari organi interni come intestino e reni.
  • Forme umide:siero e liquido riversato a livello dell’addome con il progressivo deperimento del gatto.

Un aspetto particolare della malattia, inoltre, consiste nel fatto che solo una percentuale degli animali contagiati (15-20%) sviluppa poi la patologia vera e propria; il restante 80% è però portatore del virus e può contaminare i suoi simili.

Un gatto  affetto in modo conclamato da FIP muore nel giro di un mese circa.

Causa

Il responsabile della FIP è un coronavirus che lede l’intestino del gatto in maniera irreparabile. Viene trasmesso mediante feci e urine di soggetti malati.

Segni clinici

Anoressia e crescente deperimento, anemia, stati febbrili, diarrea, vomito.

Progressione della malattiase non trattata

La FIP è un malattia letale per l’animale

Diagnosi

Difficoltà a formulare una diagnosi precoce, non esiste un test rapido in grado di individuare l’insorgere dell’infezione. Il veterinario può , comunque, inviare gli esami a dei laboratori specializzati che possono fornire una diagnosi.

Trattamento

Nessun trattamento efficace per la malattia. Controlli periodici per evitare l’insorgere di patologie più gravi e terapie per la cura di eventuali virali e batteriche. Chiedi indicazioni al tuo veterinario. Le uniche misure preventive sono quelle di isolare il gatto mettendolo in quarantena e accertarsi che altri felini venuti in contatto con il soggetto contaminato non siano stati contagiati.

Prognosi

Quasi sempre grave. I gatti infetti dal visrus della FIP muoiono in un breve periodo di tempo (2-5 settimane circa).

Vaccinazione

Non disponibile


L’importanza del check-up

Sottoporre i nostri amici animali a dei controlli periodici dal veterinario, permette non solo di verificare lo stato di salute del gatto, ma anche di intervenire tempestivamente in caso di riscontro di qualche patologia. Il check-up dal veterinario dovrebbe essere eseguito almeno una volta l’anno nel caso di animali giovani, una volta ogni sei mesi in caso di pazienti più anziani. Non dimenticare di far fare al tuo gatto degli esami di laboratorio: dalle analisi si possono ottenere molte informazioni in più sull’apparato muscolare, digestivo e renale. 

Poiché si trova nella saliva, il virus viene inoculato attraverso le ferite da morso.