Botti: il pericolo di petardi e fuochi d’artificio

Sono migliaia gli animali domestici che ogni anno muoiono a causa dei botti di capodanno. I botti dei petardi e dei fuochi d’artificio scatenano negli animali una naturale reazione di spavento che li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento o investimento. Moltissimi di loro muoiono addirittura per lo spavento.

Gli animali rispondono spesso in modo esagerato al rumore, spesso cercando di fuggire o con comportamenti ansiosi. In casi estremi, mostrano una sintomatologia simile a un vero e proprio “attacco di panico”. Cani e gatti hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate come gettarsi nel vuoto, divincolarsi follemente per fuggire, scavalcare recinzioni e fuggire in strada mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella dei passanti.


Segnali o comportamenti degli animali in preda al panico

  • Urinazione o deposizione di feci, incontrollate.
  • Fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in cui è stato spaventato; il gesto può ripetersi quando, arrivato in un nuovo posto, non avrà una nozione precisa di dove si trova, con il rischio di perdere del tutto l’orientamento e di non riuscire a ritrovare la via di casa.
  • Mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga.
  • Sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (si tratta di una reazione molto pericolosa).
  • Ansimare, vocalizzare, abbaiare, ululare, guaire ruotare vorticosamente su se stesso; anche questa reazione è provocata dall’incapacità di individuare la giusta direzione da seguire per allontanarsi dal pericolo avvertito.
  • Mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate vicinanze, è un semplice riflesso sostitutivo.
  • Scarico della tensione in modo incontrollato.
  • Nascondersi in luoghi angusti.
  • Cercare morbosamente protezione dal padrone.
  • Non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non fidarsi più di nessuno.

Consigli per proteggere i vostri animali (cani e gatti ma non solo)

► Non lasciare che affrontino in solitudine le loro paure e togliete di torno tutti quegli oggetti che potrebbero provocare ferite nel caso ci finissero contro.

► Evita di lasciarli all’aperto: la paura fa compiere loro gesti imprevedibili, il primo è la fuga.

► Tieni in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori in modo da scongiurare il pericolo di fuga. Sistemalo in un locale a lui conosciuto e sicuro mettendogli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare.

► Cerca di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie.

► Cerca di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o tv ma fai attenzione a non tenere il volume troppo alto.

► Non controllarlo, non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia rivolto solo a lui ad ogni botto, tieni un atteggiamento allegro rendendo piacevole il contesto.

► Se si nascondono in un luogo della casa, lasciali lì, considerano sicuro il loro rifugio. Non cercare di tirarlo fuori con la forza, deve farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungilo e cerca di mantenere un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo. Se vuoi farlo uscire, chiamalo come fai di solito, se non ubbidisce significa che si sente più al sicuro dov’è, anche se lontano da te. In questo caso non insistere, uscirà di sua spontanea volontà quando non sarà più spaventato.

► Se dovesse urinare o defecare, non dare peso e pulisci. Non devi in nessun modo farlo sentire in colpa.

► Non costringerlo a stare accanto a te e lascialo spaziare, deve riuscire a crearsi una situazione rassicurante.

► Se cerca il contatto, accettalo ma non favorirlo.

► Lascia almeno due stanze a disposizione.

► Inibire i nascondigli troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci.

► Non lasciare oggetti che lo possano ferire.

► Lascia le luci accese.

► Lascia liberi i soliti nascondigli.

► Fai in modo che il suo giaciglio sia sempre ben raggiungibile.

► Lascia a disposizione i suoi giochi, qualcosa da rosicchiare e la ciotola dell’acqua (anche se, quando un animale è spaventato, non mangia e non beve).

► Non lasciarli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto.

► Non lasciare finestre aperte, possono essere visti come disperate vie di fuga.

► Informa gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te il controllo della situazione.

► Se ci sono bambini, istruiscili opportunamente: non devono correre o eccitarlo inutilmente, meglio se lo ignorano.

► Dotateli di tutti gli elementi identificativi possibili (oltre al microchip, medaglietta con un recapito).

► Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino. È necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi.

► Presta attenzione anche agli animali eventualmente in gabbia: non tenerli sui balconi (inutile dire che non ci dovrebbero essere animali in gabbia).

► Nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgiti con anticipo al tuo veterinario di fiducia.

► Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.

► Se l’animale malauguratamente scompare cercarlo subito in zona, potrebbe essersi nascosto poco distante da casa. Prepara una locandina con foto e numeri telefonici, e affiggila nella tua zona, diffondila via internet sui siti web e sulle pagine facebook che si occupano di smarrimenti di animali. Inoltre è importante presentare subito una denuncia di smarrimento alla Polizia Municipale o alla ASL.


Consigli specifici per proteggere i cani (in aggiunta a quelli già elencati sopra)

► Se vive all’esterno, verificare che sia sufficientemente sicuro e che gli fornisca la giusta protezione. Fare molta attenzione, se riuscisse ad uscire potresti perderlo per sempre. Durante i botti, se possibile, andare da lui e cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non proteggerlo o confortarlo e soprattutto non dar peso alle sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria “pratica dell’allegria”, se il cane vede che il proprietario non si agita, si sentirà più tranquillo. E lasciare qualche boccone appetibile quando ci si deve allontanare. Un cane spaventato non mangerebbe mai, ma la presenza del cibo potrebbe rendere più familiare l’ambiente facendolo sentire, se mai fosse possibile, meno isolato.

► Non tenerli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi o ferirsi seriamente con gravissime conseguenze (inutile dire che un cane non dovrebbe MAI essere tenuto legato ad una catena).

► Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. È fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo.

► Ignoralo il più possibile finché manifesta lo stato di agitazione. Rassicurare e tranquillizzare il cane in queste circostanze equivale infatti a premiarlo proprio nel momento in cui è estremamente agitato.

► Se abbaia, ulula o guaisce o se tenta di mordere o di distruggere oggetti distrailo.


Consigli specifici per proteggere i gatti (in aggiunta a quelli già elencati sopra)

► Non esagerare con le carezze durante lo stato di agitazione.

► Non guardarli negli occhi, potrebbero diventare aggressivi.

► Preparargli un rifugio alternativo già individuato magari sotto il letto.

► Anticipare l’orario dei bisogni e nei casi più gravi chiedere al veterinario di fiducia un blando sedativo per tranquillizzarli.

► Assicurarsi per tempo che siano identificabili per microchip o tatuaggio.


Quest’elenco non rappresenta delle regole ferree da rispettare rigidamente ma semplicemente dei consigli per ricordare a tutti quali sono gli atteggiamenti e gli accorgimenti migliori da adottare, con responsabilità e buon senso, per fare del Capodanno una festa anche per i nostri animali.


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